Attrezzatura invernale
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VIVERI: Le provviste sono un capitolo fondamentale: esistono in commercio pasti liofilizzati di diverse marche con un discreto
assortimento, ovviamente non sono piatti da gourmet! Per lo più, dopo cotte, tutte le pietanze assumono le consistenze di
omogeneizzati e dal sapore non eccezionale ma bisogna rapportarsi con il peso: una busta per due persone arriva a 200g circa
ed oggi esistono in commercio anche buste in cui è possibile aggiungere l’acqua direttamente al loro interno.
Per la colazione consiglio dei biscotti secchi e nutrienti (nel periodo estivo lasciate la cioccolata a casa, è
meglio) con una buona tazza calda di thè o caffè; le merendine sono pratiche ma, a mio avviso, poco nutrienti e
poco genuine se piene di conservanti. Buona idea è aggiungere del latte condensato alle bevande del mattino
per ottenere
calorie e zuccheri e rappresenta un’ottima scelta portare anche delle piccole confezioni monodose di marmellata con fette
biscottate.
Durante le soste invernali della frutta secca e cioccolato sono buoni alleati, mentre il pranzo è di solito leggero o secco per non
appesantire troppo il fisico prima di riprendere a marciare. Bisogna cercare di assumere carboidrati attraverso riso o pane meglio se
accompagnato da qualche verdura liofilizzata o precotta.
Anche le insalate pronte a base di riso e tonno con verdure sono validi sostituti; da evitate invece i grassi (che richiedono più acqua per essere
digeriti) e un eccesso di proteine (per lo stesso motivo).
Attendere almeno 30 minuti prima di ripartire, per non compromettere il processo digestivo.
Come accennavo, la scelta è veramente vasta per una cena a base di liofilizzati in ambito di risotti, paste e zuppe e sarà il gusto personale a
guidarvi; se optate per secondi a base di altre pietanze la scelta però si riduce drasticamente. Poche aziende producono prodotti specifici di qualità
e molti sono piatti di paesi nordici a cui non siamo molto abituati; anche pietanze dolci e cibi a base di uova sono validi ma accompagnate sempre
con del pane per migliorare le vostre scorte energetiche!
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PRONTO SOCCORSO: Un piccolo kit di pronto soccorso è importantissimo, anche per uscite di poche ore. Potete
acquistarne uno già pronto in commercio (ne esistono davvero tantissimi), preferite quelli con la custodia
impermeabile che non compromettono il contenuto anche se costretti a guadare un fiume!
Completate il kit con le vostre medicine (antiinfiammatori, analgesici...) ed esigenze personali; io aggiungo
una confezione di ghiaccio istantaneo e un kit monouso per arrestare emorragie. Importante è verificare
sempre la scadenza dei prodotti prima di partire!
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GHETTE: Un altro articolo importante per la progressione sulla neve sono le ghette; è possibile reperirle nei materiali più disparati
anche se
le migliori sono quelle con i rinforzi dal lato interno gamba realizzati con cordura o tessuti resistenti a lacerazione che possono
verificarsi se, vi toccano i ramponi accidentalmente.
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CARTINA E BUSSOLA: La presenza dei GPS oggi per molti ha reso inutile la presenza di cartine ma il mio consiglio è di portarle comunque
perché un guasto del GPS o l’esaurimento delle batterie possono mettere in seria difficoltà l’escursionista se non si hanno alternative.
Tenere una cartina con un piccola bussola nello zaino è sempre una scelta sensata, sono solo pochissimi grammi in più in cui potete sempre
contare nel momento di necessità!
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PANNELLO SOLARE: In commercio oggi si possono trovare dei piccoli pannelli solari che permettono di sopperire alla
mancanza di energia aggiuntiva per i telefoni o per la ricarica di batterie; i loro costi non sono bassi ma i vantaggi, specie in
percorsi isolati, possono rivelarsi cruciali.
Oggi stanno uscendo in commercio anche dei piccoli generatori portatili di energia ad idrogeno con delle bombolette,
che con una sola carica danno l’equivalente di decine di batterie: valutate anche questa scelta in lunghi trekking o
zone remote.